Indirizzo Sede Centrale:

Via Urbino, 43, Roma

Orari d’apertura:

10:00 – 13:00, 15:00 – 18:00 (Lun-Ven)

Numero verde:

Inconscio. Smettila di farmi Manipolare!

Riconoscere e liberarsi dai condizionamenti mentali.

Per quale motivo?

Esiste un metodo, una tecnica, in grado di soddisfare le richieste di chi ha la necessità di avere un valido ausilio-guida da utilizzare al fine di comprendere meglio il dialogo con sé stessi, atto alla risoluzione dei propri conflitti. l’obiettivo è di potenziare le proprie risorse ed "uscire" dallo stato di Manipolazione in cui ci troviamo?

La risposta è: grazie all’Inconscio, SI!

Essere in grado di comprendere il modo in cui la manipolazione agisce, sfruttando i condizionamenti personali di ognuno. Questo vi porrà in una dimensione privilegiata nei confronti di chi è ancora convinto di sviluppare le proprie scelte di vita in maniera autonoma, con consapevolezza e responsabilità.

Alla fine, cosi come in “Matrix”, sceglierai se prendere l’una o l’altra pillola: “Pillola azzurra – fine della storia, domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa – resti nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del bianconiglio”.

Invece qui, a prescindere dalla scelta, ti troverai consapevole della decisione ma libero dai condizionamenti che, sino ad oggi, ti hanno forse pilotato verso l’insoddisfazione e la frustrazione come fossi un burattino nelle mani degli altri.

Questa si configura come una sfida alla cultura logica e illuministica, che ha relegato l’individuo a doversi dichiarare “malato” per giustificare il proprio stato di infelicità che, sin dalla nascita, lo ha reso inabile a procurarsi la dignità che gli spetta di diritto. Questo lo ha obbligato a demandare ad altri ciò che da solo riuscirebbe a fare meglio di chiunque altro, vivere, essere felice: “perseguendo i propri sogni in piena libertà e in pace con la coscienza” (S.Benemeglio).

Una scelta, la mia, di iniziare questo lungo viaggio alla scoperta di sé, partendo dalle basi solide che ogni individuo eredita alla nascita.
I primi vincoli/complessi/sigilli/ricatti manipolatori che i genitori, sperando di motivare, hanno utilizzato come sprone per obbligare i loro figli a comportarsi in un certo modo, sia nei confronti dei genitori stessi sia nei confronti degli altri.

Un viaggio alla ricerca di quelle regole che abbiamo accettato per evitare di deludere e mortificare persone care. Regole che oggi sarebbe il caso di “relegare in cantina” poiché risultano deleterie e castranti per la nostra felicità.

Quando come e perché è iniziato tutto ciò e per quale motivo è necessario “trasgredire” quelle regole?

E’ un po’ come togliersi di dosso quel fardello composto da maschere e corazze, scudi e sciabole impiegate per difendersi e per attaccare. Con l’intento di demolire quei muri fatti di “meccanismi di difesa e di attacco” costruiti nel tempo in seguito ad eventi da “gestire”. Non come volevi o avresti dovuto ma come gli altri ti hanno portato a fare con il tuo inconsapevole permesso.

Quel bieco egoismo che porta all’insana propensione dell’esclusiva dei rapporti interpersonali. Una cieca caratteristica individuale che sposta il soggetto dall’individualismo al divenire unico per qualcuno, o qualcosa, ma non per sé stesso.

Una deformazione dell’atavica caratteristica di dimostrare agli altri, più che a sé stessi, di meritare la corona di leader e di capo branco.

I tempi sono cambiati e tutto attorno è differente, ma le esigenze primordiali?
Quelle rimangono le stesse ma cozzano con i tempi e le esigenze di oggi.

Individui frustrati e mascherati di ovvietà e pregiudizi che si spingono alla ricerca di ideali che non gli appartengono.
Effimere opportunità che trascinano la maggior parte degli individui verso la catalessi mentale.

Sogni e obiettivi che trasportano la mente e il corpo lontano dall’essenza della vita che richiede felicità e amore incondizionato.
Paura che diviene amore e amore che lascia spazio al vuoto che muta in: odio, rammarico, rabbia, rancore, risentimento e vendetta.

Qui siamo arrivati e da qui dobbiamo ripartire per evitare di perderci in strade senza uscita e senza luce.
Perciò mi arrogo la responsabilità di indicare la lettura di questi “articoli”, a chiunque intenda vivere la propria vita con sano egoismo, rispettando gli altri. Mettendo al primo posto sé stesso, in questo preciso istante,
poiché stanco di vivere con la speranza che qualcosa o qualcuno, cambi lo stato delle cose.

Penso a persone esauste, frustrate, tradite o abbandonate: seduttrici fameliche e irriducibili seduttori, single incapaci di relazionarsi, genitori che non riescono a gestire i figli. Figli che disconoscono i propri genitori, o semplicemente per chi è desideroso di conoscere al meglio sé stesso e di conseguenza gli altri.

Anni di esperienza sul campo della motivazione, in qualità di Analogista, mi hanno permesso di sperimentare, prima, e poi accertare, che ciò che illustrerò ha funzionato su di me. Non ha effetti collaterali, non ha alternative paragonabili né in termini di velocità né in termini di percentuali di risoluzione dei casi trattati.

Tutto questo, grazie all’inconscio e alle Discipline Analogiche .

Per mera onestà intellettuale anticipo al lettore, che alla fine di questo percorso, tanto quanto si sentirà cambiato tanto percepirà il distacco da parte di chi, sino a oggi, si è rivelato artefice, carnefice o concausa del suo disagio:
“ti criticheranno e magari non ti riconosceranno ma sarai tu a scegliere e decidere”.

Ciò che scrivo permette di riappropriarsi di quell’intuito inconscio atto al discernimento fra ciò che è necessario e ciò che non lo è al fine del raggiungimento della tanta agognata felicità.

Potrai apprendere, infine, l’abilità innata dell’abbandonare il “tossico emozionale” per garantirti il necessario nutrimento energetico-emozionale:
“abbandonerai le pulsioni effimere e godrai di puri orgasmi mentali”.

Perciò, caro lettore o lettrice, se vorrai apprendere una tecnica di auto miglioramento, non ti resta che seguire i prossimi articoli.

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