L’uomo possiede capacità straordinarie in maniera innata e questa straordinarietà risiede nel suo pensiero, nei suoi gesti e nei suoi comportamenti. Le Discipline Analogiche di Stefano Benemeglio ci hanno portato a questa grande consapevolezza.
L’essere umano ha portato questa straordinarietà nei primi insediamenti preistorici fino a permeare la società intera. Se è vero che le realtà aziendali rappresentano lo specchio della società è vero anche che le dinamiche mentali ed emotive della mente umana possono generare un punto di vista strategico vincente nell’ambiente professionale.
In cosa consiste la straordinarietà dell’approccio Analogico Benemegliano?
- Porre l’accento sul fattore umano, passare ciò da un approccio orientato sul prodotto o sul mercato ad un approccio human-factors oriented.
- Fissare obiettivi vincenti facendo leva sui fattori emotivi che sono alla base delle scelte ed azioni dell’uomo.
È diffusa la convinzione che l’uomo agisca operando scelte logiche che scaturiscono dalla elaborazione logico/razionale. Si tratta di una convinzione errata. Si pensi che la maggior parte del nostro processo decisionale e comportamentale è governato dalla nostra parte inconscia, dalla parte del cervello – secondo alcune diffuse teorie – impegnato ad attivare la zona della memoria antica. Un dato significativo che va a discapito delle elaborazioni razionali.
Così come le Discipline Analogiche rappresentano e diventano uno stile di vita orientato al benessere nell’ambito personale, nel contesto aziendale diventano uno stile operativo orientato al successo.
Conoscere le dinamiche emotive dell’uomo consente di:
• essere un leader di successo
• comprendere e prevedere le esigenze del mercato
• individuare il proprio target
• comprendere lo stato di bisogno del proprio target
• essere in grado di selezionare il personale in base alle proprie esigenze
• captare e sfruttare le potenzialità del team di lavoro
• studiare una mission cucita sui propri punti di forza
• fissare obiettivi vincenti
• perseguire i propri obiettivi senza dispersione di energie e risorse
• motivare il team
• far leva sulle emozioni
Felice è chi persegue i propri sogni in libertà e in pace con la propria coscienza, dice Stefano Benemeglio. Perché questa affermazione non potrebbe essere valida in un contesto aziendale?
Introiettare e utilizzare le Discipline Analogiche Benemegliane ti fa rendere conto che cambiare approccio apre a nuove possibilità di crescita.
Bisogna iniziare a considerare la felicità come ricchezza, un vero e proprio capitale sociale. Un’azienda felice è un’azienda in cui regna collaborazione, fiducia, benessere, rispetto e dunque… operatività. Al contrario la “tristezza” rappresenta un costo che grava sull’azienda. Non È sicuramente operativa un’azienda dove regnano contrasti, paure, sfiducia e slancio innovativo.
Mettere al centro le persone vuol dire mettere al centro un intricato sistema di relazioni nelle quali ogni soggetto è coinvolto. Mettere al centro le relazioni vuol dire rendere le persone felici e motivate superando i conflitti, veri ostacoli dell’operatività aziendale.
Mettere al centro gli individui vuol dire comprendere che il contesto nel quale l’azienda persegue i propri obiettivi imprenditoriali è rappresentato da tutti i soggetti coinvolti all’interno. Non è mai troppo tardi per cambiare punto di vista e indirizzare le azioni nella direzione giusta.
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